Nelle sue due lettere ai cristiani di Tessalonica, Paolo elogia la loro fede, la loro speranza e il loro amore durante gravi persecuzioni. Paolo affronta la questione del ritorno di Gesù e della risurrezione dei morti nella sua prima lettera e la ripropone nella sua seconda lettera perché i credenti erano stati falsamente informati che il ritorno del Signore Gesù era già avvenuto. Entrambe le lettere sono piene di incoraggiamenti e di fervide preghiere di Paolo per i cristiani.
"Chi infatti, se non proprio voi, potrebbe essere la nostra speranza, la nostra gioia e la corona di cui ci possiamo vantare, davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della sua venuta? Siete voi la nostra gloria e la nostra gioia." (1 Tessalonicesi 2:19-20)
"Il Signore poi vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti, come è il nostro amore verso di voi,” (1 Tessalonicesi 3:12)
"Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio;”. (1 Tessalonicesi 4:3-5)
"State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi." (1 Tessalonicesi 5:16-18)
“Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. 24 Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!”. (1 Tessalonicesi 5:23-24)
"E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene." (2 Tessalonicesi 2:16-17)
"Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore si diffonda e sia glorificata come lo è anche tra voi." (2 Tessalonicesi 3:1)