Cos'è l’adorazione? Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, l'adorazione è "la prosternazione dello spirito davanti al «re della gloria» ed il silenzio rispettoso al cospetto del Dio, sempre più grande di noi". (CCC, 2628)
L'atto di adorazione è quindi soprattutto un movimento naturale dell'uomo verso il suo Creatore e verso il suo Salvatore, come l'adorazione dei pastori a Betlemme, che riconobbero nel bambino Gesù il Figlio di Dio. Ci sono diversi modi di adorare Dio: attraverso la lode, l'adorazione eucaristica durante la Messa oppure in altri momenti di preghiera. Qualunque sia la sua forma, è un atto d'amore verso Dio “in spirito e verità”: amando e lasciandosi amare, unendosi a Dio e lasciandosi trasformare.
Adorare Dio è il primo dei comandamenti:
Solo Dio può essere l'oggetto della nostra adorazione. Per i cristiani è il Dio Trinitario e quindi siamo invitati ad adorare: Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo nelle Tre Persone uguali e distinte della Santissima Trinità.
Tuttavia, l'adorazione va oltre la semplice relazione dell’uomo con Dio. Essa racchiude in sé una chiamata ed una preghiera comunitaria per il corpo di Cristo nel suo insieme e per l'umanità tutta intera.
Gesù ricorda anche: Ed ecco il secondo [comandamento] : “Amerai il prossimo tuo come te stesso”... (Matteo 22: 39)
“L'adorazione del vero Dio costituisce un autentico atto di combattimento contro ogni forma di idolatria. Adora Cristo: Egli è la Roccia su cui costruire il proprio futuro, nonché un mondo più giusto e fraterno in unione con Gesù che è il Principe della Pace, la fonte del perdono e della riconciliazione e che può rendere fratelli tutti i membri della famiglia umana. ”
(Giovanni Paolo II)
L’adorazione è un modo personale con cui rivolgersi a Dio (dal latino ad orare : rivolgersi…) e la meditazione cristiana ne è la forma più spirituale.
“Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità”. (Giovanni 4:23-24)
Siamo invitati ad adorare Dio in spirito e verità. La nostra adorazione è quindi soprattutto mossa da un movimento della nostra anima verso Dio. È una forma di preghiera che non ha bisogno di riti, di formalizzazione, ma solo dell'autenticità di cuore.
L’adorazione è una forma di contemplazione (esempio: adorazione del Santissimo Sacramento) e siamo soprattutto invitati ad aprire il nostro cuore a Dio, a lasciarci amare, guarire e trasformare.
L'adorazione eucaristica è l'adorazione del Santissimo Sacramento, di Gesù presente nell'ostia. Durante la messa, durante la preghiera eucaristica, il sacerdote consacra il pane ed il vino che diventano il sangue ed il corpo di Cristo. I fedeli sono invitati ad un atto di adorazione in ginocchio, chinando il capo e raccogliendosi.
Oltre alle celebrazioni, ci sono altri momenti di culto nelle chiese.
Il Santissimo Sacramento viene tolto dal tabernacolo e presentato in un ostensorio perché gli oranti possano contemplarlo ed adorarlo.
(Leggere anche: qualche consiglio per vivere l’adorazione del Santissimo Sacramento).
Al di là di questi momenti stabiliti, la presenza di Cristo nelle chiese, simboleggiata dalla piccola luce rossa vicino al tabernacolo, permette un momento di adorazione ogni volta che ne sentiamo il bisogno.
In alcune chiese è stata istituita l'Adorazione Perpetua. Quest’opera è nata dall’idea di un laico, il Duca di Ventadour. Con Padre Philippe d’Angoumois, Padre Suffren e Padre Condren, si misero al lavoro alla fine del 1629. Il nome della confraternita: Compagnia del Santissimo Sacramento. L’obiettivo era “onorare e far onorare ovunque il Santissimo Sacramento dell’altare e procurare in tutti i luoghi e in ogni momento che gli rendiamo, con tutti i mezzi possibili, tutto il culto, l’onore e la riverenza, che sono dovute alla sua divina maestà ”.
Il Corpus Domini divenne la festa della Compagnia. I confratelli inoltre praticavano opere di carità al servizio dei poveri con l’elemosina individuale e raccolsero somme colossali per diverse opere, come la costruzione di ospedali e il finanziamento di missioni estere. Questa impresa fu soppressa dal re nel 1660. Ma i frutti che portò furono numerosi e sopravvissero alla sua soppressione.
Dal XVII secolo, la pratica dell’Adorazione Perpetua si diffuse in alcune comunità religiose come quella di Madre Mectilde (Catherine de Bar), fondatrice delle Benedettine del Santissimo Sacramento. Nel 1837, Roma approvò l’Adorazione Perpetua. Saint Pierre-Julien Eymard fonderà, da questa intuizione, i Padri del Santissimo Sacramento e le Ancelle del Santissimo Sacramento il 26 maggio 1864. Queste suore hanno la missione di adorare a rotazione, perennemente, il Santissimo Sacramento esposto..
Le preghiere si alternano affinché ci sia sempre giorno e notte e senza interruzione qualcuno che preghi ed adori il Signore che è sempre presente. In una cappella di Adorazione Perpetua, la fraternità eucaristica formata dagli adoratori, prega a tutte le ore del giorno e della notte, innalza lodi, suppliche, ringraziamenti, benedizioni e preghiere di riparazione, dando grande onore e gloria al Signore come comunità ecclesiale.
I fedeli giorno e notte offrono una grande testimonianza di fede. La cappella di Adorazione Perpetua è un faro nella notte del mondo, è la porta sempre aperta al Cielo.
La chiesa di Santa Lucia a Padova, ufficialmente Chiesa del Corpus Domini o dell'Adorazione Perpetua, è un edificio religioso settecentesco ed è una delle chiese più antiche della città dove si pratica l'Adorazione Eucaristica Perpetua.
L’Ordine delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, le cui religiose sono comunemente conosciute come Sacramentine, da oltre 200 anni dall’approvazione definitiva della regola, pratica tutt’oggi l’Adorazione Perpetua nel monastero di Cagliari, prima casa dell’Ordine in Sardegna.
Ci sono in Italia un centinaio di chiese o cappelle dove si pratica l’Adorazione Perpetua, così come nel resto del mondo, come nella basilica del Sacro Cuore a Montmartre a Parigi, ininterrottamente dal 1885 fino ad oggi!
Durante il Corpus Domini, che si festeggia a 60 giorni dalla Pasqua, si celebra la presenza reale di Gesù nell'Eucaristia. La dottrina cattolica della transustanziazione fu definita dal Concilio di Trento «quella mirabile ed unica conversione di tutta la sostanza del pane nel corpo e di tutta la sostanza del vino nel sangue, rimanendo tuttavia le specie del pane e del vino, la quale conversione la Chiesa cattolica chiama con grande opportunità transustanziazione». Il Corpus Domini (Corpo del Signore) è una delle solennità più sentite a livello popolare, vuoi per il suo significato, che richiama la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, vuoi per lo stile della celebrazione. Pressoché in tutte le diocesi si accompagna a processioni e feste popolari. Il Santissimo Sacramento viene portato fuori dalla chiesa dal sacerdote ed esposto in processione per strada.
Questa festa è la solennità del Santissimo Sacramento del Corpo e Sangue di Cristo.
Nel principio e fondamento dei suoi Esercizi spirituali, Ignazio di Loyola scrive: “L'uomo è creato per lodare, rispettare e servire Dio nostro Signore”. Lode e adorazione sono quindi due modi per rendere gloria a Dio. Attraverso la lode, l'uomo riconosce la grandezza e la bontà di Dio e lo ringrazia per la sua grandezza. Lode ed adorazione sono quindi molto simili ed esprimono entrambe rispetto, amore e gratitudine dell'uomo verso Dio.
Tra le tante comunità di preghiera offerte su Hozana, alcune offrono un supporto online per entrare in questa intimità con Dio e rendergli gloria.