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Biografia e opere di Papa Paolo VI
Biografia e opere di Papa Paolo VI

Nel bel mezzo della crisi, tra il 1960 e il 1970, un uomo ha vissuto con fede e fiducia in Dio gli eventi che hanno turbato la Chiesa e la società. Paolo VI è stato il papa che ha proseguito l'opera del suo predecessore, continuando il Concilio Vaticano II. È anche uno dei papi che ha ricordato che la vita umana fin dal concepimento è sacra. È un uomo che ha combattuto per la Chiesa andando controcorrente e cercando di coniugare tradizione e modernità.

I primi anni di vita di Giovanni-Battista Montini

Il 26 settembre 1897 un secondo figlio entrò a far parte della famiglia Montini. I suoi genitori gli diedero il nome del grande San Giovanni Battista. Giovanni Battista crebbe in una famiglia molto cristiana, che si occupava anche di politica. Trascorse tutta la sua infanzia a Brescia e rimase lì fino alla fine del liceo. Ben presto sentì la chiamata al sacerdozio ed entrò nel seminario di Brescia. Fu ordinato sacerdote il 29 maggio 1920. Poco dopo l'ordinazione, volle continuare gli studi ed andò a studiare alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Vi studiò filosofia, diritto civile e diritto canonico. Appassionato di tematiche sociali e vicino ai giovani, Giovanni-Battista Montini non si allontanerà mai dalla vita quotidiana degli italiani, anche dall'interno del Vaticano.

Dalla politica al Vaticano

Giovanni-Battista aveva 27 anni quando entrò in Vaticano come segretario. In questo periodo seguì molto da vicino anche gli studenti cattolici del movimento politico della Fuci. All'interno di questa organizzazione conobbe il giovane Aldo Moro, che diventerà un suo grande amico. Apprezzato per il suo lavoro in Vaticano, il cardinale Pacelli lo scelse come suo segretario. Fu una missione che mantenne anche quando il cardinale Pacelli divenne papa (Pio XII), occupandosi principalmente di questioni diplomatiche. Fu lui a preparare l'appello di Pio XII alla radio per cercare di evitare la guerra nel 1939: "Nulla si perde con la pace, tutto si può perdere con la guerra".

In un modo completamente inaspettato, Montini venne nominato arcivescovo di Milano, il primo novembre 1954. Tornerà quindi nella sua terra natale e si occupò dei diversi problemi della sua nuova diocesi. Giovanni-Battista Montini era sempre animato dal desiderio di evangelizzare. Voleva ardentemente riportare a Cristo le anime lontane, attraverso la partecipazione all'eucaristia e alla pratica dei sacramenti. Fu allora nominato cardinale da papa Giovanni XXIII e cominciò a recarsi sovente in Vaticano, per lavorare al Concilio in corso. Mostrò da subito la sua linea di papa  “riformatore”, motivata dal voler rendere la fede comprensibile al più gran numero di fedeli.

Un papa nel cuore della crisi sociale

Papa Giovanni XXIII morì il 3 giugno 1963 ed i cardinali si riunirono a Roma per il conclave. All'età di 66 anni, Giovanni Battista Montini venne eletto papa (il 21 giugno 1963). Scelse il nome Paolo, in riferimento all'apostolo evangelizzatore.

Decise subito di continuare il lavoro del Concilio e di attuare varie riforme, ma molto rapidamente, il suo pontificato fu colpito dalle varie crisi che scuotevano la società e la Chiesa. L'aborto, la contraccezione, i preti che volevano sposarsi, la riforma liturgica, il rapimento dell'amico e ministro italiano Aldo Moro: questi eventi sconvolsero fortemente Paolo VI. Durante il suo pontificato pubblicò diverse encicliche come l'Humanae vitae, che è una delle più conosciute, e la Populorum progressio, che è un'enciclica sociale, nonché un'altra ancora sul coinvolgimento dei cattolici nella politica. Paolo VI fu il primo papa a viaggiare... in aereo. Si recò così in Terra Santa e a Bombay, all'ONU. Dopo lo scisma del 1054 con la Chiesa d'Oriente, Paolo VI incontrò per la prima volta il Patriarca Atenagora e riprese il dialogo tra le due Chiese.

Nel 1970 nominò per la prima volta due donne dottori della Chiesa: santa Teresa d'Avila e santa Caterina da Siena. Si tratta di una situazione senza precedenti, perché si trattava di una distinzione riservata agli uomini.

Il suo pontificato si concluse con una tragedia personale perché il suo amico Aldo Moro fu rapito. Paolo VI era immerso nell'ansia e nell'attesa di notizie. Questa tragedia commosse tra l’altro tutta l'Italia, che viveva anni di terrorismo e di rivoluzioni. Questo atto sembrò portare la violenza al suo apice. Aldo Moro morì assassinato nel maggio del 1978 e Paolo VI tornò in cielo pochi mesi dopo, logorato dai combattimenti, il 6 agosto 1978 a Castel Gandolfo.

Gli successe papa Giovanni Paolo I.

L'opera di Paolo VI

La lotta per la vita del papa e il suo impegno per una politica più giusta sono i due punti di forza del suo lavoro. Uomo di fede, mise tutto nelle mani di Dio e della Beata Vergine. Ricordiamo i suoi scritti sul rosario come la lettera Marialis cultus, dove raccomanda la preghiera del rosario ai fedeli cattolici.

La sua fede

Possiamo ricordare la fiducia in Dio di cui parla Paolo VI nei suoi scritti o in varie citazioni. Nonostante le varie prove che ha attraversato, si è sempre rivolto a questo Dio che vuole la nostra felicità.

 "Dio è amore e io sono amato da Dio. Sentirmi amato da Dio deve costituire il fondamento incrollabile di tutta la mia esistenza, di tutta la mia azione, di tutto il mio amore..."

 "Dio è la nostra felicità. Dio è gioia. Dio è beatitudine. Dio è la pienezza della vita".

Il suo esempio

Paolo VI è un esempio per ciascuno di noi e ci lascia un bellissimo insegnamento sulla carità: "La carità deve occupare oggi il posto che le spetta, il primo e il più alto nella scala dei valori morali religiosi".

Miracoli attribuiti al "Papa dell'Humanae Vitae"

I due miracoli riconosciuti per la beatificazione e la canonizzazione di Paolo VI sono simili. Si tratta della guarigione di due nascituri, grazie all'intercessione di Paolo VI. Il miracolo riconosciuto per la santificazione è quello della nascita miracolosa di una bambina, Amanda, la cui madre per un problema durante la gravidanza, aveva perso le acque ed il liquido amniotico a sole 13 settimane. Per i medici non c'era nessuna speranza.. e volevano convincere i genitori che l'aborto fosse la soluzione migliore, diversamente si sarebbe prodotto comunque un aborto spontaneo… I genitori andarono allora a pregare davanti alla statua di Paolo VI, il grande difensore della vita…

Ed il cuore della bambina non smise di battere! Inspiegabile miracolo!! ed a sei mesi la bambina volle venire al mondo, 800 grammi ma gli organi formati perfettamente, tre mesi d’incubatrice e la piccola Amanda non ha più visto un ospedale da allora! la scienza non ha mai saputo spiegare questo miracolo, che è stato la ragione della sua canonizzazione da parte di Papa Francesco il 14 ottobre 2018.

Pregare per le famiglie con Paolo VI

Pregare per le famiglie è importante e sempre attuale. Ecco una preghiera scritta da Paolo VI per affidare a Dio le nostre famiglie.

 "Nazareth è la scuola di vita di Gesù: la scuola del Vangelo. Per prima cosa si tratta una lezione di silenzio. Possa rinascere la stima per il silenzio, quella condizione ammirevole e irrinunciabile della mente; in noi che siamo assaliti da tanti clamori, preoccupazioni e grida nella nostra vita moderna rumorosa e ipersensibilizzata. O silenzio di Nazareth, insegnaci il raccoglimento, l'interiorità, la disposizione all'ascolto, le buone ispirazioni e le parole dei veri maestri; insegnaci la necessità e il valore della preparazione, dello studio, della meditazione, della vita personale e interiore, della preghiera che Dio solo vede nel segreto. Nazareth ci insegni che cos'è la famiglia, la sua comunione d'amore, la sua bellezza austera e semplice, il suo carattere sacro e inviolabile. Amen”.

Association Hozana - 8 rue du Palais de Justice, 69005 Lyon

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